Biblioteca

La storia della Biblioteca dei Frati Minimi di Vico Equense si fa risalire al 1884. In quell'anno, superata la pagina buia della soppressione degli ordini religiosi avvenuta nel 1860, i Frati Minimi decisero di riunirsi in Capitolo Generale presso la Basilica romana di Sant'Andrea delle Fratte. Nel pensare al rilancio dell'Ordine ritennero fondamentale istituire un Noviziato Generale. La scelta ricadde sulla cittadina di Vico Equense e i Frati acquistarono l'ex convento e Chiesa dei Padri Celestini. 
La sua realizzazione fu necessaria per essere d’ausilio alle attività di studio e formazione dei novizi che si preparavano a percorrere la strada della vita religiosa all’interno dell’Ordine dei Minimi e dei religiosi che si apprestavano ad arrivare al sacerdozio. Si può ritenere, pertanto, che la data di fondazione della Biblioteca sia la stessa dell’apertura del noviziato, cioè il 29 maggio del 1886. 
Da quell’anno, nel corso degli ultimi due secoli, il patrimonio librario è andato sempre arricchendosi di volumi rari e preziosi. Lo storico padre Alfredo Bellantonio attestava, già diversi decenni fa, che la Biblioteca non era seconda ad alcuna all'interno dell'intero Ordine.
La Biblioteca attualmente ha un patrimonio di oltre 10.000 volumi, di questi circa 1.500 sono del fondo antico (libri fino al 1830) e conserva: un prezioso corale su San Francesco di Paola, decine di manoscritti e cinquecentine, centinaia di testi del '600 e '700.

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